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Grok: Il modello da 314 miliardi di parametri di xAI diventa Open Source
xAI, l’azienda di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, ha recentemente aperto al pubblico il codice base del suo modello Grok AI.
Questa mossa audace ha posto xAI in diretta sfida con OpenAI ei suoi potenti LLM alla base di ChatGPT. Tuttavia, c’è un dettaglio importante: non tutto è come sembra. Il mastodontico modello Grok, con i suoi 314 miliardi di parametri, è ora disponibile per chiunque desideri applicativi per creare le proprie applicazioni di intelligenza artificiale. Tuttavia, c’è un’importante limitazione: il codice di addestramento non è incluso.
In parole povere, questo significa che mentre è possibile accedere al codice di Grok per sviluppare nuove applicazioni, non è possibile “insegnare” a Grok nuove informazioni poiché il codice di addestramento non è incluso nel pacchetto. Si potrebbe dire che Grok è stato rilasciato “castrato” in questo senso.
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Tuttavia, nonostante questa limitazione, il rilascio è comunque un passo significativo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Le potenziali applicazioni di Grok sono diverse e intriganti, tra cui:
- Ricerca conversazionale: creare chatbot capaci di sostenere conversazioni più fluide e naturali.
- Generazione di testo: creare contenuti come articoli di blog, poesie o sceneggiature in modo realistico e creativo.
- Traduzione automatica: migliorare l’accuratezza e la fluidità delle traduzioni automatiche.
La guerra di Elon Musk nei confronti di OpenAI
In un post, xAI ha dichiarato che il modello non è stato ottimizzato per un’applicazione specifica, confermando che è stato addestrato su un “stack personalizzato”, senza fornire dettagli più specifici. Il modello Grok è concesso in licenza sotto la Apache License 2.0, il che significa che può essere utilizzato per scopi commerciali.
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Elon Musk aveva anticipato su X pochi giorni fa che la sua azienda avrebbe reso open source il modello Grok, ed evidentemente ha mantenuto la promessa. Grok ha fatto il suo debutto come chatbot l’anno scorso, ma solo per gli utenti Premium+ della piattaforma social X.
Questo chatbot aveva accesso a parte dei dati di X, ma non era integrato direttamente nella piattaforma social.
xAI non è l’unica azienda a seguire questa strada. Molte altre hanno reso open-source alcuni dei loro modelli di intelligenza artificiale, come LLaMa, Mistral, Falcon e AI2 di Meta, solo per citarne alcuni. Il rilascio open-source di Grok è solo l’inizio di quello che potrebbe essere un’esplosione di nuove applicazioni basate su questo modello nei prossimi mesi e anni.
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