Fabrizio Corona ha riportato in auge l’economia del gossip con una strategia di monetizzazione che ha fatto scuola.
Il suo ultimo video ha totalizzato 3,2 milioni di visualizzazioni in meno di tre giorni, facendo esplodere il numero di iscritti al suo canale YouTube da 144 mila a 285 mila.
Ma il vero colpo da maestro è stato il modo in cui ha trasformato questa viralità in un flusso di entrate concreto.
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Un modello ibrido: tra freemium e membership
Corona ha adottato una strategia che unisce il modello freemium con quello della membership. Ha pubblicato un video in due parti: i primi 43 minuti gratuiti, mentre gli ultimi 5 minuti, contenenti una “telefonata esclusiva”, erano accessibili solo tramite un abbonamento da 4,99€. Questo approccio ha sfruttato tre leve psicologiche fondamentali:
- Urgenza narrativa: il contenuto gratuito ha creato attesa e curiosità, spingendo gli utenti a voler conoscere il finale della storia.
- Ansia da condivisione: gli utenti sui social media si sono trovati a dover scegliere tra acquistare l’accesso ai contenuti premium o restare esclusi dalla conversazione.
- Facilità di pagamento: con un prezzo relativamente basso e un sistema di pagamento integrato su YouTube, la conversione è stata immediata.
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Quanto ha guadagnato davvero?
Anche se non ci sono dati ufficiali sul numero di abbonamenti venduti, un’indicazione interessante arriva dai like ricevuti dal video premium: 1.179. Se ipotizziamo che almeno questi utenti abbiano acquistato l’accesso, Corona avrebbe generato un incasso minimo di 5.895€, senza contare le entrate pubblicitarie di YouTube e gli introiti derivanti dalle visualizzazioni.
YouTube riconosce ai creator una quota dei ricavi pubblicitari basata sul CPM (costo per mille visualizzazioni). Con 3,2 milioni di views, considerando un CPM medio tra 1 e 3 euro, le entrate pubblicitarie potrebbero aggirarsi tra i 3.200 e i 9.600 euro. Sommando il tutto, il ricavato totale potrebbe tranquillamente superare i 15.000 euro.
Il nuovo volto del gossip 2.0
L’operazione di Corona mostra come il gossip non sia solo intrattenimento, ma un vero e proprio business digitale. Con la crescente difficoltà nel monetizzare i contenuti sui social tradizionali, l’adozione di modelli di pagamento ibridi rappresenta un’opportunità sempre più interessante per influencer e creator.
Il caso di Corona potrebbe aprire la strada a nuovi format di monetizzazione basati sull’accesso esclusivo a contenuti premium. Se fino a qualche anno fa il gossip si consumava su settimanali e programmi TV, oggi si muove su piattaforme digitali, dove la viralità si traduce in un ritorno economico immediato.
Il suo esperimento ha dimostrato che l’interesse per il gossip non è mai morto, ma ha solo cambiato forma. E con le giuste strategie, può diventare un business più redditizio che mai.
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