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l’ex Ceo di Twitter Jack Dorsey ha presentato Bluesky. Accessibile per ora solo su invito, l’app è disponibile in versione beta ed esclusivamente per iOS.
Bluesky: come funziona
Bluesky si basa su un protocollo open source sul quale Dorsey lavora da tempo. Chiamato Authenticated Transfer Protocol (protocollo AT), si basa sui principi di portabilità dell’account, prestazione e interoperabilità. In parole semplici, dovrebbe semplificare la gestione dei dati e degli algoritmi, detti aperti, ossia che offrono diverse opzioni agli utenti che sono così in grado di controllarli.
Simile ad ActivityPub, usato per esempio in Mastodon , AT non solo consente di creare un social network federato, quindi fatto da server posseduti da varie persone e aziende, ma è anche decentralizzato.
Gli utenti creano un handle che viene poi rappresentato come @username.bsky.social così come il nome visualizzato che appare in modo più evidente in grassetto, come su Twitter.
L’app stessa presenta un’interfaccia utente semplificata in cui è possibile fare clic su un pulsante più per creare un post di 256 caratteri, che può includere foto. (Anche se, a differenza di Mastodon, non richiede il testo alternativo per motivi di accessibilità).
Il progetto
Bluesky era inizialmente sviluppato da un team all’interno di Twitter. Da febbraio 2022 è diventata un’azienda separata con Jack Dorsey come membro del consiglio di amministrazione. L’ex CEO di Twitter ha più volte sostenuto che una piattaforma centralizzata ha troppo potere, in quanto decide chi può scrivere e chi è responsabile della moderazione.
Bluesky, secondo lui, avrebbe ridotto la capacità delle piattaforme grandi e centralizzate, come Twitter, di avere così tanto potere in termini di decidere quali utenti e comunità potevano parlare e chi sarebbe stato responsabile della moderazione di quel contenuto.
