ChatGPT: il nuovo alleato degli acquisti, cosa significa per aziende e rivenditori?
Negli ultimi tempi, si è assistito a un aumento dell’utilizzo di ChatGPT da parte dei clienti per fare acquisti. Questa tendenza emergente ha suscitato l’interesse di aziende e rivenditori, che ora si interrogano su come possono approfittare di questa nuova opportunità offerta dall’intelligenza artificiale generativa.
Matt Bahr, fondatore e CEO della società di sondaggi post-acquisto Fairing con sede a New York, ha notato un aumento delle menzioni di ChatGPT da parte dei clienti quando gli è stato chiesto come hanno sentito parlare per la prima volta di un prodotto o di un marchio. Sebbene il numero di queste risposte non sia ancora eccezionale, Bahr crede che siano un segnale di una tendenza in crescita. Ha citato l’esempio di TikTok, che ha registrato un aumento significativo delle menzioni nel corso del tempo.
Esplorando il futuro dell’acquisizione clienti: ChatGPT apre nuove opportunità per i marchi al dettaglio
Questa nuova modalità di scoperta dei prodotti da parte dei clienti potrebbe aprire nuove opportunità per i marchi al dettaglio nell’acquisizione di nuovi clienti. Tuttavia, è importante notare che attualmente ChatGPT viene addestrato con dati che si fermano a settembre 2021, il che significa che prodotti e aggiornamenti successivi a quella data potrebbero non influenzare le risposte del modello. Tuttavia, gli utenti di ChatGPT Plus, la versione a pagamento della piattaforma, possono attivare una navigazione web aggiornata, anche se alcuni siti web hanno scelto di bloccare la piattaforma.
Nonostante le limitazioni attuali, si prevede che in futuro ChatGPT e altri modelli di intelligenza artificiale generativa saranno in grado di eseguire la scansione in tempo reale di Internet. Pertanto, i marchi dovrebbero iniziare a considerare come ottimizzare i loro elenchi di prodotti e le strategie di marketing per sfruttare appieno questa tendenza emergente.
William Underwood, CEO e co-fondatore di Optiversal, una società specializzata in soluzioni di contenuti e merchandising, suggerisce che i marchi adottino un’approccio simile a quello degli specialisti SEO interni per migliorare la loro visibilità su ChatGPT. Ciò potrebbe includere l’ottimizzazione di parole chiave mirate e l’analisi delle recensioni dei clienti per comprendere meglio le loro intenzioni. Inoltre, utilizzare strumenti come Google per capire quali domande gli acquirenti hanno sui loro prodotti può fornire spunti preziosi per creare contenuti mirati.
Ryan Pamplin, co-fondatore e CEO di BlendJet, consiglia alle aziende di familiarizzare con la tecnologia di ChatGPT e di assicurarsi che i loro siti web non blocchino intenzionalmente l’accesso alla piattaforma. Pamplin suggerisce una semplice linea d’azione per verificare la compatibilità: utilizzando ChatGPT Plus in modalità di navigazione, cercare il proprio sito web. Se ChatGPT segnala che non è disponibile, è importante assicurarsi che l’utente del browser utilizzato da ChatGPT non sia bloccato dal provider di hosting del sito.
Pamplin è particolarmente ottimista sul fatto che ChatGPT possa generare un considerevole numero di lead per il settore del software B2B, poiché molti imprenditori sono tra i primi ad abbracciare questa tecnologia. Con l’adozione sempre maggiore dell’IA generativa da parte dei consumatori, potrebbe emergere anche come un canale avvincente per le aziende B2C.
Ottimizzazione per ChatGPT: L’allineamento del marchio e l’arte di distinguersi
Tuttavia, mentre i marchi si concentrano sull’ottimizzazione per ChatGPT, è importante che considerino anche l’allineamento con la voce del marchio. Ad esempio, se un marchio evita di attribuire il genere ai propri prodotti, potrebbe essere necessario valutare attentamente l’inclusione di parole chiave specifiche di genere nelle descrizioni dei prodotti o nei materiali di marketing.
Per le piccole imprese, è consigliabile cercare nicchie specifiche in cui i propri prodotti possano distinguersi. Concentrarsi su casi d’uso specifici e comunicare in modo chiaro come i prodotti possano soddisfare determinate esigenze dei clienti può essere un vantaggio competitivo.
Sebbene attualmente ChatGPT non sia ancora un canale di scoperta dei prodotti ampiamente utilizzato, gli esperti concordano sul fatto che sia importante prepararsi in anticipo. I marchi devono capire le intenzioni degli acquirenti, ottimizzare le loro strategie di marketing e creare contenuti che rispondano alle domande e alle esigenze dei clienti. In questo modo, potranno massimizzare le opportunità offerte da ChatGPT e sfruttare al meglio il potenziale di questa nuova forma di intelligenza artificiale generativa.
ChatGPT: La nuova frontiera per il successo dei marchi
Il crescente utilizzo di ChatGPT come strumento per gli acquisti sta diventando sempre più popolare tra i consumatori. Ciò apre nuove opportunità per aziende e rivenditori al dettaglio che desiderano sfruttare al meglio questa tendenza emergente. Tuttavia, per ottenere risultati positivi, è essenziale una pianificazione oculata e un’ottimizzazione attenta.
I marchi devono anticipare questa evoluzione e adattare le proprie strategie di marketing e vendita per sfruttare al meglio le potenzialità offerte da ChatGPT. Ciò significa comprendere le intenzioni degli acquirenti, anticipare le loro esigenze e fornire risposte tempestive e accurate alle loro domande.
Inoltre, i marchi devono cercare di stabilire una connessione più efficace con i clienti attraverso ChatGPT. Questo può essere fatto creando contenuti mirati che rispondano alle esigenze specifiche dei consumatori e che siano in linea con la voce e i valori del marchio. Un’attenta pianificazione dell’utilizzo di parole chiave e un’analisi approfondita delle recensioni dei clienti possono aiutare i marchi a comprendere meglio le aspettative e le preferenze dei consumatori, consentendo loro di offrire un’esperienza di acquisto più personalizzata e coinvolgente.
In definitiva, l’adozione di ChatGPT come strumento di acquisto rappresenta un’opportunità significativa per i rivenditori al dettaglio. Sfruttare al meglio questa tendenza richiede una strategia proattiva e una comprensione approfondita del modo in cui i consumatori interagiscono con la piattaforma. Con la giusta pianificazione e un’ottimizzazione attenta, i marchi possono stabilire connessioni più forti con i clienti e migliorare le loro strategie di vendita al dettaglio.